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Più della metà dei disoccupati ed inoccupati di lunga durata in Provincia di Foggia è donna. Gabriele Taranto(Ugl): ‘forte discriminazione di genere nel territorio provinciale di Foggia’

Più della metà dei disoccupati ed inoccupati di lunga durata in Provincia di Foggia è donna.

Un dato preoccupante rilevato più volte nel corso dei nostri interventi in occasione delle pubblicazioni mensili e bimestrali fornite dai Centri per l’impiego territoriali.

Lo dichiara Gabriele Taranto, Segretario provinciale Ugl Foggia, in merito ai dati contenuti nelle comunicazioni obbligatorie del settore provinciale Politiche del Lavoro.

Nell’ultimo report reso disponibile a febbraio – ricorda il sindacalista – si parla di una platea di iscritti costituita dal 32% di disoccupati, dal 14% di inoccupati, dal 10% di occupati in cerca di lavoro, e dal 44% di occupati. Su un totale di iscritti ai CPI pari al 46%, tra disoccupati e inoccupati, il 55% rappresenta la quota di popolazione femminile senza una occupazione, e che continua a cercarlo un lavoro. I dati sulla crescita del rischio di povertà ed esclusione sociale, fotografano un quadro del tutto in controtendenza rispetto ai pur minimi segnali di ripresa emersi dalle analisi Istat a livello nazionale”.

Per la nostra area, in particolare, rispetto a dicembre 2014 – evidenzia Taranto – si segnala un incremento dei disoccupati ed inoccupati di lunga durata del 4,4% (+3.803 unità). Per quanto riguarda, invece, i lavoratori assunti e i rapporti di lavoro attivati, trasformati, cessati, gli uomini sono interessati dalle assunzioni per il 69% contro il 31% delle donne. I dati – aggiunge il Segretario – nel loro complesso suggeriscono la necessità e l’urgenza di attivare politiche di incentivazione dell’occupazione femminile più efficaci soprattutto in un territorio dove, più che in altri, si registrano fenomeni di forte discriminazione di genere”.

«Rispetto al genere – si legge nell’ultimo rapporto fornito dai CPI territoriali – elevatissimo è il disequilibrio tra uomini e donne interessati dalle assunzioni (70% vs 30%). Il tasso di femminilizzazione delle assunzioni (30%) risulta, inoltre, inferiore rispetto al tasso di femminilizzazione degli iscritti come immediatamente disponibili al lavoro (53%). Ciò fa supporre l’esistenza, nel mercato del lavoro, di una selezione di genere che discrimina le donne, determinando un numero di lavoratrici, iscritte come disponibili al lavoro, superiore rispetto a quello degli uomini e, viceversa, un numero di assunzioni femminili inferiore, di 40 punti percentuali, rispetto a quello registrato per i lavoratori di sesso maschile».

Come sindacato – prosegue Gabriele Taranto – siamo impegnati in prima fila nella lotta alle discriminazioni di genere. Proprio oggi, in occasione della Giornata internazionale della Donna, faremo sentire la nostra voce di protesta davanti Palazzo Montecitorio attraverso il presidio organizzato dall’Ugl Nazionale, con Ornella Petillo segretaria confederale, al quale anche l’Ugl Foggia ha inteso aderire. Chiediamo un confronto serio e produttivo. Chiediamo interlocutori che sappiano ascoltare. Chiediamo il ripristino del Ministero delle Pari Opportunità”.

Gabriele Taranto, Segretario provinciale Ugl Foggia

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