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Orsara sfoglia l’album della sua storia

Il libro di Tramonte raccontato da “il Sarto dei Presidenti” e da Marcello Panzarella

ORSARA DI PUGLIA (Fg). E’ tutto pronto per la presentazione di “Consegna di un mondo”, il volume fotografico dell’architetto Nicola Tramonte. L’opera sarà presentata lunedì 8 agosto, alle ore 18, nella sala conferenze di Palazzo De Gregorio. Assieme all’autore, a illustrare l’importanza del libro che racconta 45 anni di storia orsarese ci saranno due ospiti d’eccezione: Michele Mescia, uno dei migliori sarti del mondo, e Marcello Panzarella, architetto e docente di levatura internazionale. La presentazione sarà aperta dai saluti del sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce. A coordinare gli interventi, sarà Tiziana Di Sipio, una delle giovani più brillanti nel panorama dell’architettura in Puglia. Il valore e gli aspetti storici del volume saranno approfonditi da un cultore della storia locale, il professor Antonio Anzivino. Accanto all’autore, inoltre, ci saranno coloro che ne accompagnano il percorso umano e professionale da molti anni: Peppe Zullo, cuoco italiano tra i più apprezzati, e l’architetto Domenico Potenza. Il libro di Nicola Tramonte, realizzato anche grazie al patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Orsara di Puglia, è un’autentica sorpresa. Lo è a cominciare dalle parole che vi si trovano trascritte, con interventi di grande profondità e interesse come quelli di Michele Mescia, “il Sarto dei Presidenti”, e di Marcello Panzarella. Particolarmente accurato il viaggio sintetico ma ricco e puntuale di Domenico Potenza attraverso i concetti chiave di “paese”, “paesani”, “paesaggio”. Colgono nel segno, inoltre, gli scritti di Tommaso Lecce e di Peppe Zullo. In 318 pagine e 300 fotografie, “l’architetto-fotografo” consegna al presente e a un orizzonte ancora più ampio un mondo che ormai resiste nella memoria di pochi e che un poco traspare, chissà ancora per quanto, nelle figure ibride dei paesaggi contemporanei. “Consegna – come ha scritto Michele Panzarella – significa invito alla custodia, ad aver cura non di ciò che in larga parte non esiste più, ma di quanto ne resta nei luoghi e nel ricordo che queste immagini tramandano. Esse ricordano che se col tempo accelera anche il grande mutamento, la nostra carne è pur sempre fatta della stessa sostanza delle rughe, delle mani callose, che noi forse non abbiamo più, ma che nascoste, celate, segrete, scorrono sempre nelle nostre vene”. In 300 foto, scattate dal 1971 al 2016, l’architetto orsarese ha consegnato ai suoi concittadini, e a tutti noi, il genius loci di Orsara, l’anima del borgo e il suo sguardo sul domani. Il volume fotografico, edito da Libria, è in distribuzione dal 25 luglio. “Questo libro – ha dichiarato il sindaco di Orsara, Tommaso Lecce – è una lettera alle generazioni che verranno. E’ un’opera che ci consegna la genealogia di un’identità collettiva”. “C’è un filo narrativo ricorrente lungo tutto il volume: gli occhi delle persone, le loro mani, la pietra di archi e strade, il lavoro nei campi che arriva fin dentro il paese. Nicola ha saputo riconoscere in quegli elementi la filigrana di un paese, la sua anima autentica e irriproducibile”, ha detto Peppe Zullo.

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