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La cultura passa anche dalla tavola e i sapori dei luoghi d’Italia sono un ottimo modo per scoprire appunto quella che è una cultura, delle tradizioni e il gusto di un terra.

I torcinelli e i paccanelli hanno storie differenti ma i sapori di entrambi questi prodotti tipici sono unici e la tradizione foggiana con essi gioisce e viene preservata.

Dei Turcenille-Torcinelli vi presentiamo la ricetta tipica e gli ingredienti che vi occorrono per la loro preparazione:

Ingredienti e occorrente:

  • 40 grammi di interiora di agnello
  • 100 grammi di formaggio pecorino
  • delle budella di agnello
  • della rete di agnello
  • un pizzico di prezzemolo
  • aglio q.b.
  • sale q.b.
  • una spruzzata di pepe

Ricetta:
Innanzitutto dovrete tagliare a listarelle le interiora di agnello.
Mettete successivamente le interiora sulla rete appoggiandovi ovviamente su di un tavolo.
Metterete a questo punto sale, prezzemolo, formaggio pecorino grattuggiato sulle listarelle.
Arrotolate il tutto su se stesso.
Avvolgerete a questo punto tutto ciò con le budella e mettete in forno a cucinare per circa 30 minuti.
Servite caldo a tavola.

Questa ricetta è semplice ma il gusto è comunque apprezzabile e delizioso e fa parte di quella cultura gastronomica legata a specifici territori il che è un valore aggiunto. Quindi se siete curiosi dovete certamente assaggiarli anche perché non farlo è una sorta di peccato, anche se veniale. Questi involtini composti da interiora con il prezzemolo in cui il contorno è fatto di budello di agnello sono uno spettacolo per i palati, il torcinello a ragione si è guadagnato la fama di piatto tipico foggiano e in generale del Sud Italia e lo testimonia la ricetta stessa. Questa ricetta è tipica di un intera area geografica estesa – il Sud per l’appunto – e se a Foggia troviamo i Turcenille in Basilicata ci sono i Gnummareddi e gli Nghiemeridde nella zona del barese, le ricette cambiano, gli ingredienti sono diversi ma tutti questi nomi identificano una comunanza , quella relativa all’avvogimento del budello intorno alle interiora. La parola torcinello richiama infatti un verso, torcere, il termine gnummareddi ad esempio si rifà al latino glomu che significava gomitolo quindi sempre qualcosa di arrotolato ha ispirato i diversi nome geografici delle ricette tipiche. Questo piatto è si tipico e tradizionale ma la sua origine non è recente e anzi va ricercata molto in là nel tempo.Il torcinello è un piatto antichissimo, che si presume risalga alle popolazioni della Mesopotamia addirittura che erano dedite all’allevamento di ovini.

Nella città di Foggia il torcinello è di piccole dimensioni, circa 5 centimetri, ed è tale dimensione a renderli perfetti per farcire i panini, non si esclude però che anche al forno si presentino bene. La forma e la lunghezza del torcinello la ritroviamo anche nei paccanelli anch’esso un prodotto gastronomico tipico del foggiano. Questo piatto però è assai più recente e la ricetta è quella di Zio Lello, proprietario e fondatore della Trattoria Mo. La ricetta in questo caso prevede tra gli ingredienti la pancetta tesa di maiale anch’essa viene tagliata a fette ove vengono disposti poi aglio, prezzemolo e pecorino. Non può mancare anche in questa variante, l’arrotolamento.

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