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Istituto Comprensivo “Alfieri-Garibaldi”, Manifestazioni natalizie

Quest’anno all’Istituto Comprensivo “Alfieri-Garibaldi” si respira l’aria vera del Natale tradizionale, con dei laboratori per la preparazione dei dolci natalizi che vedeno coinvolte le sezioni dei due plessi della Scuola dell’Infanzia e le classi Prime della Scuola Primaria. Ad insegnare ai bambini i “porcelluzzi”, i “calzoncelli” e le “cartellate”, sono stati i loro nonni e genitori. Il lavoro, coordinato dalle insegnanti è stato molto proficuo e veramente efficace perché durante la preparazione dei dolci si è cantato, raccontato, a volte ballato. Il clima che si è creato è stato quello del vero Natale. Anche gli adulti, che avevano abbandonato le vecchie e sane tradizioni, hanno imparato a fare i dolci di Natale. Quindi c’è stata una “scuola” per i bambini che si è riverberata anche su alcuni adulti. Dopo i tre incontri di preparazione i bambini, che partecipavano al Progetto, sono andati con le insegnanti e i loro congiunti a fare una uscita che portava alla giusta conclusione tutto il lavoro di preparazione. Lo riportiamo nella forma del diario.
La Prima A e la Prima B partiti con mezz’ora di ritardo, perché un genitore si è trovato coinvolto in un quasi incidente, sono arrivati alla Masseria Posta Guevara alle 9.30. Grande è stata la sorpresa quando li hanno accompagnati, in gran segreto, alla Casa di Babbo Natale. Hanno cantato, fatto foto con Babbo Natale, che ha distribuito a tutti le caramelle. C’è però sempre un imprevisto: un gruppetto di bambini, accompagnati dai genitori, erano andati in bagno e non aveva visitato Babbo Natale. Mentre il primo gruppo entrava nella grande sala per la merenda, il gruppo dei ritardatari è andato da Babbo Natale: canti, caramelle, foto. Grande lo stupore è stato quando Babbo Natale si è seduto al pianoforte, nella nuova sala, ed ha eseguito, solo musica, alcuni canti di Natale. Alla colazione abbondante hanno partecipato anche i genitori dei bambini. Problema: nel gruppo dei bambini c’era due bambine ciliache. No problem, perché la bravura delle maestre e soprattutto del personale di Posta Guevara, di questo problema non ce ne siamo nemmeno accorti, tanto la gestione del caso è stata professionale. Dopo una breve introduzione ai lavori da parte della padrona di casa Lucia Di Domenico, si è passati subito a fare i dolci più semplici, cioè i “porcelluzzi”. Il maiale era l’antico totem di Madre Terra d’inverno. Si è passati subito alle “cartellate” (le rose d’inverno, anch’esso simbolo di Madre Terra d’inverno). Mentre i bambini stavano ancora “appiccicando” gli occhielli delle “cartellate”, è arrivato il tavolino con la friggitrice e quindi i bambini hanno potuto vedere come si friggono i dolci, cosa che non avevano potuto osservare durante i laboratori di preparazione dei dolci a scuola. Dopo la frittura i dolci sono stati conditi col miele o vincotto e zucchero a velo. I bambini, quindi, hanno potuto assaggiare una piccola parte dei loro capolavori. Altri sono stati sistemati su due grandi guantiere, che sono state portate nelle rispettive classi. Dopo alcuni giochi e balletti i gruppo sono ripartiti alle 12.15. Per i bambini la giornata è stata piena e molto istruttiva. L’unico problema che abbiamo avuto e che non siamo riusciti a risolvere è se Babbo Natale esiste veramente o è una finzione, perché alcuni sostenevano con forza la prima tesi, altri la seconda: ognuno è rimasto fermamente legato alle sue posizioni.

CANTI E BRANI STRUMENTALI NATALIZI ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO “ALFIERI-GARIBALDI” DI FOGGIA

Decidere il repertorio natalizio per un coro costituisce sempre un impegnativo problema da risolvere. Il Coro dell’Istituto Comprensivo “Alfieri-Garibaldi” quest’anno è partito dall’idea di far nascere il Bambinello a Foggia, in particolare a Borgo Croci, a Piazza dell’Olmo. Quindi si è approntato la parte iniziale del repertorio con canti natalizi foggiani: “Quànde è bbèlle ‘u Natàle c’a nève”, “U Natàle de ‘na vòte”, “U Natàle di Crucìse”, Mo vène Natàle”. Ma siccome è necessario universalizzare il messaggio di Cristo si passa a cantare “La Santa Ora” di Apricena, “Quanne nascette Ninno”, nella versione di San Giovanni Rotondo, e poi ancora “Fermarono i cieli”, “Bianco Natal”, “Astro del ciel”, “Tu scendi dalle stelle”, della tradizione italiana, con anche canti moderni ed infine canti in inglese. Questo viaggio tutto musicale ha dato la possibilità ai componenti del Coro e agli ascoltatori di vivere un’esperienza musicale e poetica molto diversificate. Al tutto si sono aggiunti i sassofoni della Classe di Strumento, con una Fantasia natalizia allegra e spiritosa.

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