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Festa del Cacc’e Mmitte: stasera l’Aureli, domenica Moreno e i dj di Radionorba

In Piazza Duomo, a Lucera, fra calici, degustazioni, concerti e spettacoli

Il vino Dop lucerino è stato inserito nella prestigiosa guida Vinibuoni d’Italia

LUCERA (Fg) Chiusura in grande stile, per la seconda edizione della Festa del Cacc’e Mmitte: oggi, sabato 1 ottobre, Piazza Duomo si riscalderà col ritmo di Caroselli Live Band e lo spettacolo di Emanuela Aureli, attrice, imitatrice e show woman presenza fissa a Tale e Quale Show di Rai Uno. Domenica sera, invece, sul palco di Piazza Duomo, a Lucera, salirà Moreno, uno dei rapper italiani più apprezzati e seguiti degli ultimi anni. E non è tutto. Mentre all’ombra della Cattedrale si potranno degustare i migliori vini di Lucera e alcune produzioni tipiche d’eccellenza, dopo il concerto del rapper arriveranno i dj di Radionorba, Marco Guacci e Carla Cesaroni, che trasformeranno l’agorà in una discoteca all’aperto. La Festa del Cacc’e Mmitte, organizzata dal Consorzio Cacc’e Mmitte di Lucera col patrocinio dell’Amministrazione comunale del centro svevo, nel 2016 celebra i 40 anni del riconoscimento della DOC, la Denominazione di Origine Controllata, al vino che più di ogni altro rappresenta un importante pezzo di storia e di identità culturale di Lucera. Il Consorzio, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, e la Festa sono nati per valorizzare il Cacc’e Mmitte, un vino rosso che probabilmente “deve il suo nome dialettale – si legge sul sito vinidipuglia.com di Unioncamere e Regione Puglia – all’antica procedura di vinificazione: i proprietari delle tipiche masserie provviste di vasche per la pigiatura dell’uva davano in affitto le attrezzature per la vinificazione e le operazioni dovevano terminare entro la giornata di fitto per lasciare libere le attrezzature all’utilizzatore successivo. Pertanto un affittuario toglieva il mosto appena prodotto dalle vasche della tenuta (“cacce”) per portarlo nelle proprie cantine, e un nuovo affittuario versava nelle vasche (“mmitte”) la propria uva da pigiare. L’area delimitata dal disciplinare, quasi esclusivamente legata al Comune di Lucera, è caratterizzata da un suolo argilloso o argilloso/limoso che possiede un’elevata capacità idrica a cui fa riscontro una bassa velocità di infiltrazione; si tratta pertanto di terreni con media capacità produttiva. Il vino si ottiene principalmente utilizzando uve Nero di Troia e, in quantità inferiori, Montepulciano, Sangiovese e Malvasia nera. È ammessa una piccola percentuale di blend con uve a bacca bianca e specificatamente Trebbiano, Bombino bianco e Malvasia bianca. Il Consorzio, nato per rilanciare anche qualitativamente la produzione del Cacc’e Mmitte, è formato dalle Cantine Alberto Longo, Motta della Regina, La Marchesa, Masseria nel Sole, Agricola Pagione e Svevo. Il Cacc’e Mmitte, anche grazie all’azione del Consorzio, è stato inserito nella prestigiosa guida Vinibuoni d’Italia (vinibuoni.it), unica, nel panorama italiano e internazionale perché è la sola dedicata ai vini nati da vitigni autoctoni, cioè a quei vini prodotti al 100% da vitigni che sono presenti nella Penisola da oltre 300 anni.
“Il nostro Consorzio sta lavorando alla valorizzazione di questo vino che è anche un tratto distintivo della storia e dell’identità culturale di Lucera”, ha spiegato il presidente Alberto Longo. “E’ un processo piuttosto lungo e complesso, ma stiamo lavorando per modificare il disciplinare anche perché puntiamo al riconoscimento di una DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)”. Il presidente del Consorzio ha ringraziato l’Amministrazione comunale e il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, per il patrocinio accordato all’evento, e i tanti e prestigiosi sponsor che hanno dato un sostegno importante per realizzare un programma all’altezza delle aspettative di cittadinanza e visitatori. La manifestazione è sostenuta da Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Milano, Marino Automobili, SEI Società Energia Italia, Di Leo Il Forno dei Desideri, Divella, Selezione Casillo e AIS Associazione Italiana Sommelier.

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