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CIA PUGLIA, INCONTRO CON SENATORE TARQUINIO: MODIFICA CAPORALATO E NO AL DDL SU OMICIDIO COLPOSO

No al ddl Barozzino-Casson e modifica alla legge sul caporalato

Il direttore regionale di Cia Puglia Danilo Lolatte ha incontrato il senatore Lucio Tarquinio

Impegno a modificare la legge sul caporalato e a bloccare il Disegno di Legge, presentato al Senato da Giovanni Barozzino e Felice Casson, sulla “Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali gravi o gravissime”. Per discutere di questi due punti, il direttore regionale di Cia Agricoltori Italiani della Puglia ha incontrato il senatore Lucio Tarquinio, di Direzione Italia, che ha garantito il proprio impegno sia per apportare le necessarie modifiche alla legge sul caporalato, sia per bloccare il ddl sull’omicidio colposo. La proposta si inserisce nel contesto del Testo unico 81 del 2008 sulla sicurezza dei lavoratori, proponendo di modificare l’art. 589 del Codice penale, riferito all’omicidio colposo, al fine di introdurre il reato di omicidio sul lavoro e il reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime.

Si tratta di un disegno di legge che se dovesse essere approvato rappresenterà un ulteriore spada di Damocle sulla testa dei nostri agricoltori, che da sempre sono impegnati nel rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, con un enorme aggravio di costi e di burocrazia. Il tutto per rispondere a norme sempre più stringenti e severe introdotte nell’ultimo decennio.

Giova ricordare che il codice penale punisce già sia l’omicidio doloso che l’omicidio colposo. Il reato sul lavoro rientra di fatto nella fattispecie colposa, e nel 2008, inoltre, è stato fortemente inasprito il trattamento sanzionatorio dell’omicidio colposo e delle lesioni personali colpose dando risalto alle ipotesi in cui tali reati siano commessi con violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Alla luce di ciò e alla luce anche della recente approvazione della “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo” non si comprende un ulteriore inasprimento con l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, con le diverse graduazioni a seconda delle norme violate in tema di sicurezza sul lavoro, il reato di omicidio sul lavoro aggravato nell’eventualità di sfruttamento sul lavoro, il reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime, il reato di lesioni gravi e gravissime sul lavoro aggravato dal concorso con lo sfruttamento sul lavoro. La Cia – Agricoltori Italiani in questi giorni si sta mobilitando e sta incontrando i senatori pugliesi per sottoporre loro queste riflessioni e per far sì che non venga approvato questo disegno di legge.

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