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Anziani in favore di giovani e famiglie: ecco la proposta di legge

Anziani in favore di giovani e famiglie: ecco la proposta di legge

Presentata questa mattina l’iniziativa di Cgil Cisl e Uil su invecchiamento attivo e salute

Sono 870mila in Puglia, oltre 180mila in Capitanata: un “esercito” pacifico che si mobilita

FOGGIA – Sono 11 gli articoli della proposta di legge regionale di iniziativa popolare su “Invecchiamento attivo e Buona Salute”. Stamattina, martedì 19 giugno, Cgil Cisl e Uil hanno presentato la raccolta firme che, entro novembre, ha l’obiettivo di portare in Consiglio regionale uno strumento normativo in favore degli anziani e delle famiglie pugliesi. “All’articolo 1, la legge che proponiamo sancisce che la Regione Puglia riconosce e valorizza il ruolo delle persone anziane”, ha spiegato Maurizio Carmeno, segretario generale Cgil Foggia. “Riconoscere e valorizzare il ruolo degli anziani”, ha continuato Carmeno, “significa attivare programmi e azioni concreti per restituire dignità al ruolo svolto oggi dalle donne e dagli uomini ultra 65enni”. “Oggi”, ha aggiunto Franco Persiano, segretario generale SPI Cgil Foggia, il meccanismo interno di solidarietà e sostegno morale ed economico poggiano in gran parte sulle spalle dei nostri anziani. La gestione dei bambini, l’affiancamento alle mamme e ai papà che lavorano e le cure a tanti over 65 anni sono il lavoro quotidiano di moltissimi anziani, soprattutto donne che assistono i loro compagni di vita e accudiscono i nipoti”, ha ricordato Persiano. Sono tante le persone in là con l’età che fanno funzionare le associazioni di volontariato, i centri sociali e le realtà associative. Se la legge sarà approvata, tra le altre cose, il 22 aprile sarà istituita la Giornata regionale dell’invecchiamento attivo intitolata al ricordo di Rita Levi Montalcini, in onore della scienziata Premio Nobel per la medicina.

IL DIRITTO ALLA SALUTE. L’aspettativa di vita dei nostri anziani, negli ultimi 20 anni, è andata aumentando. C’è un problema enorme, tuttavia, sulla qualità della vita degli over 65 anni. In che stato di salute psicofisica e in quali condizioni sociali ed economiche si arriva oltre la soglia della cosiddetta “terza età”? Il punto è proprio questo. La proposta di legge mette al centro la prevenzione, la cura e tutela della salute, l’uscita dalla “morte sociale” attraverso la formazione permanente, l’accesso facilitato e incentivato a eventi musicali, teatrali, cinematografici e artistici, la fruibilità e la vicinanza dei servizi sociosanitari, la necessità di favorire un ruolo attivo degli anziani in buona salute nelle attività di promozione e turismo sociale, sport, tempo libero, impegno civile.

IL LAVORO DEI PENSIONATI. In Italia, fonte Istat, vivono 11.500.000 di nonne e nonni. Una ricerca specifica sul valore del lavoro svolto dai nonni ha registrato un risultato sorprendente. Il lavoro dei nostri anziani vale 18,3 miliardi di euro all’anno, circa 1,2 punti del Pil, il Prodotto Interno Lordo. La stessa ricerca ha appurato che il lavoro di cura svolto dagli anziani verso i loro nipoti consente a 800.000 donne di andare a lavorare e di produrre una ricchezza pari al 2,4% del Pil, vale a dire 36,6 miliardi di euro.

A FOGGIA E IN CAPITANATA. Considerando le difficoltà vissute in provincia di Foggia, il valore delle mansioni svolte da nonne e nonni di Capitanata è certamente superiore alla media italiana. Basti pensare al numero degli asili nido comunali e al costo di quelli privati, certamente inadeguati a sostenere il fabbisogno delle famiglie, soprattutto quelle con mamma e papà costretti a barcamenarsi tra lavori precari che assorbono tempo ed energie. Senza l’impegno dei nonni, soprattutto per le giovani madri, spesso diventa proibitivo cercare un lavoro e tenerselo stretto.

I NUMERI DELLA PUGLIA. Circa 870mila over 65enni in Puglia, oltre 180mila in provincia di Foggia: un “esercito” pacifico, àncora di salvezza per migliaia di giovani famiglie, risorsa strategica inutilizzata e trattata come un problema invece di essere considerata una opportunità. Alla raccolta firme, che è già cominciata su tutto il territorio regionale, hanno aderito anche Auser, Anteas, Ada, Centro di Servizi al Volontariato San Nicola, Csvnet e Forum del Terzo Settore. La proposta di legge di iniziativa popolare intende favorire finalmente un cambio di prospettiva: gli anziani possono fare moltissimo per rivitalizzare quartieri e luoghi di aggregazione, bisogna dare loro l’opportunità di potersi rimettere in gioco. Per fare questo, occorre una legge che risponda complessivamente ai problemi e alle potenzialità del mondo della terza età.

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