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I Sindaci i cui territori fanno parte del Parco Nazionale del Gargano hanno presentato una terna di nomi come possibili Presidenti del Parco.

Il WWF di Foggia contesta tale presentazione e, nel merito, l’indicazione dell’attuale Presidente, dr. Stefano Pecorella, e dell’Avv. Giovanni Maggiano. L’associazione, quindi, intende designare il terzo nome, arrogandosi un potere che certo non ha.
Per l’avv. Giovanni Maggiano si paventa il rischio che potrebbe determinarsi un possibile conflitto di interessi con la sua professione, potendo trovarsi a difendere soggetti accusati di abusivismo contro i quali l’Ente Parco potrebbe essere chiamato ad intervenire. In proposito, viene portato ad esempio la costruzione della società Roccamare di Rodi Garganico che ha visto l’avv. Maggiano difensore dei costruttori nel giudizio penale.
Quale difensore della soc. Roccamare nel giudizio amministrativo e quale cittadino, sento il dovere di fare alcune precisazioni.
La costruzione de qua non è abusiva, essendo stata realizzata a seguito del rilascio di autorizzazione del Comune di Rodi Garganico nel 1997, quando il perimetro dell’Ente Parco non includeva l’area su cui è sorta l’opera.
La Provincia di Foggia ha annullato la concessione edilizia assumendo che vi sarebbe una presunta insistenza del fabbricato per il 21% in zona G1 di salvaguardia costa.
La questione è sub iudice innanzi al Consiglio di Stato dove l’avv. Maggiano non è difensore.

Non sono, pertanto, state riscontrate le violazioni che il WWF elenca e che non hanno avuto alcun riscontro né in sede procedimentale amministrativa, nè processuale, risolvendosi in accuse prive di ogni fondamento.
Infatti, il processo penale, in cui l’avv. Maggiano è stato difensore, si è concluso nel 2012, con l’assoluzione per alcuni reati (i più rilevanti), la prescrizione per gli altri reati e la revoca della confisca disposta in primo grado.
Qualora il giudizio amministrativo si concludesse con il rigetto dell’appello, le azioni sanzionatorie conseguenti sono di competenza del Comune non dell’Ente Parco.
L’esempio addotto dunque, non evidenzia alcuna incompatibilità.
Come cittadino, sono amareggiato per le affermazioni che sembrano dettate da senso civico e tutela delle istituzioni e, invece, sono espressione del più bieco autoritarismo perché si “criminalizza” l’avvocato che svolge una funzione a salvaguardia delle libertà dei cittadini e del sistema democratico. E’ noto che, nei regimi dittatoriali, l’avvocato è un “sopportato” e la sua attività è relegata ai margini della società.
Il difensore non può identificarsi con l’imputato ed i suoi crimini poiché interviene nella dialettica processuale allo scopo di evidenziare gli elementi a tutela dell’inquisito e portare il processo, nel confronto con la pubblica accusa, all’accertamento della verità e all’eventuale giusta applicazione della pena.
Non è possibile ritenere, in generale, che un avvocato non possa svolgere le funzioni di Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano e, in particolare, che non lo possa fare l’avv. Giovanni Maggiano la cui dirittura morale è nota e che, per la sua esperienza e capacità, saprebbe ben evitare questioni effettive ed attuali di incompatibilità che non sono quelle presunte, potenziali, inattuali e del tutto “fumose” che il WWF agita per spingere verso la nomina del terzo nome indicato dai Comuni del Gargano appartenenti al Parco.
Lucera, li 2.10.2017

Prof. avv. Enrico Follieri –

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