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Il Nero di Troia, un eccellenza pugliese

Il miglior vino rosso della Puglia per l’anno 2015 è stato realizzato in Provincia di Foggia e proviene da una produzione biologica.

Il 2015 è stata un annata eccellente per questo nettare degli Dei come si sarebbe detto in passato, e la Puglia è terra di grandi e eccellenti produzioni specie quando si parla di Nero di Troia che è un vino caratteristico dell’area Centro Nord di questa regione.

Tra mito e storia

Quando si parla di origini di questo vino le storie si susseguono e molte di queste sono più mitologiche che non realistiche.

1a Ipotesi:

Tra quelle fantastiche si narra che il Nero di Troia venne importato dalla città ellenica corrispondente al suo nome tramite la navigazione in mare ma la sua origine sarebbe da ritrovare in una specifica area territoriale dell’Asia Minore. L’importanzione invece sarebbe dovuta ai Greci antichi.

2a Ipotesi:

Un altra versione sostiene che la città albanese di Cruja sia quella originaria della vite da cui viene estratto il vino Nero di Troia.

3a Ipotesi:

Un altra versione vuole che il vino sia nato a Troia – in Puglia – durante il periodo della dominazione spagnola. In questo periodo si narra che furono impiantate le viti provenienti dalla Rioja.

Questa la narrazione del mito mentre se ci si attiene alle informazioni raccolte nella storia va detto che le prime di queste risalgono ad alcuni cartigli del XIX secolo, quando una rivista dedicata alla viticoltura pubblicò una descrizione scientifica del vitigno del Nero di Troia, nel 1882. La pianta si allevava prevalentemente con la tecnica ad alberello pugliese. La potatura era a speroni con due gemme e questa tecnica era utile per mantenere e garantire una produzione costante nel tempo. Tale tipologia di coltivazione garantiva anche un livello medio di produzione che per l’epoca era certamente più appropriato. Nel medesimo periodo storico questo vitigno si diffuse anche nell’area del Nord barese per far si di ottenere prevalentemente vini da taglio conosciuti con il nome di vino di Barletta. All’epoca questa pratica era molto apprezzata ovviamente.

I marchi IGT

Dal 1995 il Nero di Troia è un vino riconosciuto come IGT Daunia e IGT Puglia. Questa produzione certificata è oggi ampiamente apprezzata da diversi palati, anche molto esigenti e quest’anno ha vinto il premio per la miglior produzione vinicola dedicata ai rossi della Puglia. Questi riconoscimenti e la diffusione di quei prodotti che portano con loro anche la sapienza popolare troppo spesso vengono minacciati invece che essere considerati come un valore aggiunto della tradizione e del gusto mediterraneo. In conclusione va ricordato che la bellezza di una terra è anchè la bontà dei suoi prodotti tipici, e la coltivazione di prodotti che mantengono saldo il timone della tradizione gastronomica rappresenta certamente una delle bellezze dell’Italia sebbene non si parli di una bellezza fisica ma piuttosto di quella che è una bellezza della cultura enogastronomica. La Puglia si conferma quindi come una terra ricca di cultura e di produzione di eccellenza, non va dimenticato che ciò è la vera ricchezza di un territorio.

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