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Cerignola: Casarella, ecco il direttivo di Fratelli d’Italia

CERIGNOLA – Dopo la partecipazione di una delegazione cerignolana alla festa nazionale Atreju 2017, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia annuncia i nomi dei componenti del direttivo locale. Professionisti, disoccupati, commercianti, operai ed artigiani, associazionismo e volontariato. Nel gruppo di Fdi ogni categoria è rappresentata. Manca solo la componente di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile da domenica guidato da Fabio Roscani a livello nazionale, in corso di organizzazione sul territorio.

“Sarà un partito attivo ed aperto – annuncia Casarella, da luglio portavoce cerignolano – che nei prossimi giorni inaugurerà la sezione in Via Buozzi 5: un luogo fisico per riunirsi e riunire, così come sapremo utilizzare ogni strumento anche mediatico e virtuale per raggiungere i nostri concittadini e confrontarci con idee e proposte per la città. Saremo fieramente opposizione rispetto all’amministrazione comunale attualmente in carica, lontani però da personalismi e preconcetti. Il nostro obiettivo è crescere come partito e costituire una alternativa per la guida della città, non già sui nomi, quanto sul gruppo e sui programmi. La legalità è il tema in cima all’agenda, con le conseguenti declinazioni in materia di ambiente e sicurezza”.

Di seguito i componenti dell’esecutivo cittadino, che, di concerto col portavoce provinciale Giandonato La Salandra, potrà essere implementato nei prossimi mesi, alla luce delle nuove adesioni e che comunque si confronterà periodicamente con l’assemblea degli iscritti: Ignazio Abatino, Gianpaolo Cianci, Michela Dalessandro, Vito Diciolla, Giovanni Gallo, Francesca Marino, Francesco Viti. Completano il direttivo i componenti di diritto Nico Gallicchio, Arcangelo Marro, Laura Raffaeli (dell’esecutivo provinciale) ed il dirigente nazionale Domenico Farina.

La “generazione Atreju” prende forma anche a Cerignola, secondo le direttive del presidente nazionale Giorgia Meloni: “Riteniamo che a Cerignola la destra abbia il dovere di riprendere il cammino guardando al futuro – spiega Casarella in conclusione – , affiancando nuovi innesti a consolidate esperienze. È positivo osservare come ci sia una fascia d’età tra i 30 e i 45 anni che ha scelto di impegnarsi, non delegando più. Sarà nostra premura puntare, memori della provenienza di molti di noi, sul movimento giovanile, perché sia palestra per una classe dirigente che di qui in avanti dovrà essere selezionata dai cittadini per rappresentatività e merito”.

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