I magpies tornano alla carica per il centrocampista italiano ma i nerazzurri hanno le idee chiare
Una trattativa che sembrava sopita potrebbe improvvisamente riaccendersi negli ultimi giorni di calciomercato. Il Newcastle United non ha mai smesso di pensare a Davide Frattesi e dopo settimane di monitoraggio silenzioso è tornato a bussare alla porta dell’Inter con determinazione. Una situazione che merita di essere analizzata nei dettagli, considerando le posizioni dei club coinvolti e le potenziali conseguenze sul mercato nerazzurro.
L’interesse inglese e la strategia di attesa
Durante tutta l’estate il club della Premier League ha seguito con particolare attenzione l’evolversi della situazione relativa al centrocampista italiano. Una vigilanza costante, paziente, basata sulla consapevolezza che, con il passare delle settimane e l’avvicinarsi della chiusura del mercato, potessero crearsi condizioni più favorevoli per un’offerta. La strategia dei Magpies è stata chiara: non forzare i tempi, raccogliere informazioni, attendere il momento opportuno per sferrare l’attacco decisivo.
Quel momento sembra essere arrivato, con il Newcastle che è tornato a manifestare concretamente il proprio interesse per strappare l’ex Sassuolo alla squadra di Cristian Chivu. Una mossa calcolata, arrivata nel momento in cui molte squadre stanno definendo gli ultimi tasselli dei propri organici e potrebbero essere più propense a modificare i piani iniziali.
La posizione ferma dell’Inter: 40 milioni o niente
Da viale della Liberazione la risposta all’approccio inglese è stata immediata e inequivocabile. L’Inter ha comunicato al Newcastle che la cessione di Frattesi potrà avvenire solo a fronte di un’offerta di 40 milioni di euro garantiti, senza formule creative o condizioni complesse. Una posizione netta che riflette la valutazione che il club fa del giocatore e la sua riluttanza a privarsene se non a determinate condizioni economiche.
La proposta avanzata finora dal club inglese – un prestito con diritto di riscatto legato a varie condizioni – non soddisfa le aspettative nerazzurre, che preferirebbero una soluzione più diretta e sicura dal punto di vista finanziario. La distanza tra domanda e offerta resta significativa, ma negli ultimi giorni di mercato le situazioni possono evolversi rapidamente.
Il valore di Frattesi nel progetto nerazzurro
Va sottolineato che la posizione dell’Inter non è dettata solo da considerazioni economiche. Cristian Chivu considera Frattesi un elemento importante nel suo scacchiere tattico, apprezzandone dinamismo, inserimenti e capacità di alternare fase difensiva e offensiva. Inoltre, la società non ha mai incluso il centrocampista nella lista dei possibili partenti, confermandone così la centralità nel progetto tecnico.
Tuttavia, nel calcio moderno le valutazioni tecniche si intrecciano inevitabilmente con quelle finanziarie, e un’offerta in linea con le richieste nerazzurre potrebbe modificare gli scenari. Con 40 milioni di euro nelle casse, l’Inter avrebbe la possibilità di reinvestire parte della somma per rinforzare altri reparti o completare operazioni rimaste in sospeso.
Scenari futuri e ultimi giorni di mercato
Come spesso accade nelle trattative di fine mercato, i tempi potrebbero essere decisivi. Qualora il Newcastle decidesse di soddisfare le richieste interiste, l’affare potrebbe concretizzarsi rapidamente, innescando un effetto domino sul mercato nerazzurro negli ultimi giorni della sessione estiva. D’altra parte, una prolungata fase di stallo renderebbe sempre più improbabile la partenza di Frattesi, considerando la necessità per l’Inter di trovare un sostituto adeguato in tempi brevi.
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Le prossime ore saranno decisive per comprendere se questa trattativa rimarrà una semplice suggestione di fine estate o se si trasformerà in uno dei colpi più sorprendenti dell’ultima fase del calciomercato estivo, con potenziali ricadute anche su altre squadre italiane come i club pugliesi che potrebbero beneficiare indirettamente di questo effetto domino sul mercato, in un sistema calcistico sempre più interconnesso dove le operazioni dei grandi club generano opportunità anche per le realtà minori.