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Musica Civica porta la Corea a Foggia

 

Musica Civica porta la Corea a Foggia.

Domenica 25 marzo al Teatro Giordano storia, cultura, arte e spiritualità dell’affascinante popolo coreano.
Sul palco l’ambasciatore Massimo Leggeri con la conversazione “L’unicità della Corea”.

A seguire “Emozioni orientali – note, danze, sapori e costumi dalla Corea”, uno spettacolo esclusivo – realizzato in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano di Roma – che riunirà i nomi più prestigiosi del panorama artistico coreano.
L’evento sarà preceduto dall’allestimento all’interno del teatro di laboratori di artigianato coreano a cui si potrà partecipare dalle 15.30.
Un’occasione unica per conoscere al meglio tradizioni e futuro di questo Paese dell’Estremo Oriente.

I recentissimi Giochi olimpici invernali di PyeongChang l’hanno fatta conoscere meglio ad una platea mondiale, ma domenica 25 marzo Musica Civica la Corea la porterà a Foggia.

Il sesto appuntamento sarà infatti interamente dedicato a questo affascinante Paese asiatico di cui, in molte delle edizioni precedenti, la rassegna ha ospitato eccellenze artistiche.

Domenica sia la conversazione che lo spettacolo, realizzati in collaborazione con l’Istituto Culturale Coreano di Roma, saranno incentrati sulla storia, la cultura, l’arte e la spiritualità di questo popolo lontano.

Per promuovere la “Giornata della Cultura coreana”, che si celebra proprio il 25 marzo, e creare un’occasione unica di conoscenza e di incontro, Musica Civica e l’Istituto culturale coreano, nella persona del direttore Soo Myoung Lee, hanno organizzato negli ambienti del teatro foggiano e prima del consueto spettacolo alcuni laboratori dedicati all’artigianato coreano (costumi, calligrafia, costruzione di oggetti in carta, ecc.), la cui partecipazione è riservata agli abbonati alla stagione e, su richiesta, aperti alla città (prenotazioni possibili scrivendo a musicacivica@gmail.com). Dalle 15.30 alle 17, ogni mezz’ora, divisi in gruppi di 15 persone, si potrà imparare a realizzare a mano specchi, segnalibri, ventagli utilizzando la carta coreana Hanji ed altri oggetti. Inoltre, tutti i partecipanti riceveranno il proprio nome scritto in coreano su carta Hanji e potranno provare l’Hanbok, l’abito tradizionale. Il Teatro Giordano, trasformato in un vero contenitore interculturale, ospiterà dunque un eccezionale parterre di maestri, docenti, artisti e artigiani coreani.

A seguire e secondo la consueta formula di Musica Civica, con inizio alle 19, la conversazione di Massimo Leggeri “L’unicità della Corea”. Dalla sua recente esperienza come ambasciatore italiano in Corea del Sud, il diplomatico regalerà al pubblico di Capitanata un’analisi politica e culturale di un Paese che egli stesso definisce “moderno e responsabile”, una democrazia compiuta che ama il Made in Italy sia da un punto di vista commerciale che culturale. Proprio sotto quest’ultimo profilo, Leggeri è stato fautore, durante gli anni di rappresentanza italiana a Seoul, della promozione di un maggiore collegamento tra il nostro mondo della ricerca e quello coreano con risultati significativi a livello di istituzioni accademiche e centri di ricerca.

«La Corea – spiega il diplomatico – ha molto da offrire agli altri paesi e può ispirare buone pratiche e modelli di efficienza. Un paese con una storia millenaria, che tiene alle proprie origini, ma che allo stesso tempo guarda verso il futuro e, anzi, è avanguardia in molti settori, come quello dell’hi-tech o, come viene chiamato oggi, economia della conoscenza. Tradizione e modernità, è forse questo il binomio che rappresenta l’unicità della Corea. Concetti che si rispecchiano nella politica economica, nel tessuto sociale e perfino nella cultura gastronomica, creando un profilo caratterizzante di tutto ciò che proviene da questo lontano paese asiatico».

Dopo la conversazione, spazio alle “Emozioni orientali – note, danze, sapori e costumi dalla Corea”, spettacolo che racconta una cultura millenaria mettendo al centro della rappresentazione il sentimento ‘Han’, sentimento di dolore e speranza, che descrive l’attitudine psicologica del popolo coreano ad interrogarsi sulla propria storia travagliata, colpita da occupazioni e guerre che tuttora dividono un unico popolo. Un’improvvisazione di suoni e danze che penetrerà nello spettatore come un profumo, con tutto il fascino dell’estremo oriente.

Si passerà dalla tipica danza buddista Beopgochum, la famosa danza rituale del tamburo praticata tradizionalmente dai monaci buddisti, alla Ssitkim-gut, danza rituale che fa parte della cerimonia sciamanica prevista per accompagnare gli spiriti dei defunti nell’aldilà, alla Janguu dance, la danza con il tamburo a spalla eseguita tradizionalmente dalle donne, caratterizzata da un ritmo dinamico e vivace.

Scandito da un ritmo incalzante, lo spettacolo in poco più di un’ora racconterà la cultura coreana anche attraverso la musica e il canto. Tra i brani celebri che saranno eseguiti, ci saranno anche tre versioni di Arirang, una canzone popolare spesso considerata l’inno non ufficiale della Corea e nominata “Patrimonio orale e immateriale dell’umanità” dall’UNESCO. Selezionato dal Korean Arts Management Service per la promozione della cultura coreana all’estero, lo spettacolo riunisce un cast d’eccezione composto da Jaehyun An e Jiyoung Kim (danzatrici), Bo-Sung Kim (janggu), Cholong Sung (gayageum), Inbo Lee (daegeum), Jihee Yoon (haegeum) e Lee Eunseong (compositore). Si esibiranno, infatti, per la prima volta insieme, i nomi più prestigiosi del panorama musicale coreano: professori universitari, membri dell’orchestra nazionale coreana e vincitori di premi internazionali.

Tanti i promotori e sostenitori dell’iniziativa, tra cui Comune di Foggia – Assessorato alla Cultura, Regione Puglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Servizio della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, Fondazione Apulia Felix, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, oltre a molte realtà imprenditoriali del territorio che credono nella qualità e nella novità della proposta culturale di questa rassegna; tra esse l’azienda Capobianco, il Gruppo Salatto, la Banca Mediolanum, Fortore Energia, Ubik e altre. Biglietti in vendita a Foggia al botteghino del Teatro Giordano a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo (dalle ore 18.00 di domenica 25 marzo) al costo di 15 euro per platea, I ordine di palchi e II ordine di palchi centrali, di 12 euro per II ordine di palchi laterali e III ordine di palchi e di 10 euro per il loggione.

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