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Capitanata: “Mangiasano 2015”, l’oro verde della Daunia è la biodiversità

pubblico convegnoMangiasano 2015, l’oro verde della Daunia è la biodiversità

In Capitanata una straordinaria ricchezza di erbe e frutti selvatici commestibili

Lolatte, Cia Foggia: “Il settore agricolo l’unico in crescita, la sfida è creare valore aggiunto”

FOGGIA – E’ la biodiversità, l’eccezionale varietà di colture e culture del nostro territorio, l’oro verde di Capitanata. E’ quanto ha messo in rilievo la decima edizione di Mangiasano, manifestazione che, a Foggia, ha visto protagonisti Verde Ambiente e Società (Vas), Legambiente, Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) e l’Istituto Einaudi-Grieco.

La scuola di istruzione secondaria superiore di via Napoli, a Foggia, ha ospitato un interessante convegno: “Dalla biodiversità alla tavola: le erbe selvatiche”. Proprio l’Einaudi-Grieco ha pubblicato di recente una “Guida alle erbe spontanee di Torre Lama”, un vademecum per “riconoscere, raccogliere e gustare” le piante selvatiche commestibili.

BIODIVERSITA’, VALORE AGGIUNTO DELLA DAUNIA. “La nostra provincia ha una ricchezza inestimabile da scoprire e valorizzare”, ha dichiarato Nello Biscotti che si occupa da molti anni di ricerca in geobotanica. “In questo territorio”, ha aggiunto Biscotti, “boscaioli, pastori, contadini e terrazzani riuscivano, e in certi casi riescono ancora, a vivere costruendo gran parte della propria alimentazione sui prodotti che la terra offriva spontaneamente. Oggi quel patrimonio di conoscenza è tornato a creare interesse e a rivestire l’importanza che merita. E’ la biodiversità il nostro reale valore aggiunto”.

BIODIVERSITA’, VALORE AGGIUNTO DELLA DAUNIA. “L’unico settore che continua a crescere è l’agricoltura, nonostante la crisi”, ha detto Danilo Lolatte, direttore provinciale della Cia, Confederazione Italiana Agricoltori. “Questo perché l’agricoltura, che ha importanti connessioni con la salute, il turismo, l’energia e la salvaguardia dell’ambiente, è un sistema di economie e di comportamenti. E da qui che deriva la necessità”, ha continuato Lolatte, “di avere un nuovo approccio verso l’agricoltura, improntato a multifunzionalità, biodiversità, valorizzazione dei territori in chiave glocale. E’ una sfida da cui dipende il futuro della nostra provincia, in termini di benessere reale, di economia e di posti di lavoro”.

RITORNARE ALLA TERRA. “Il modo migliore per uscire dalla crisi è restituire centralità all’agricoltura”, ha affermato Tonino Soldo, dirigente scolastico dell’Istituto Einaudi-Grieco. “I nostri avi sapevano riconoscere le erbe selvatiche commestibili, riuscivano a sfamarsi grazie ai frutti spontanei della terra. E’ una lezione che dobbiamo imparare nuovamente, perché ci sarà sempre più utile. Oggi il mangiare sano e la salute attraverso l’alimentazione spingono milioni di persone a interessarsi a questi temi: significa che sempre di più, nell’immediato futuro, le erbe spontanee diverranno materia preziosa”.

ABBIAMO TUTTO CIO’ CHE SERVE. Al convegno, è intervenuta Simona Capogna, responsabile della campagna Mangiaresano 2015. “Ambiente, Agricoltura e Alimentazione sono legati in modo profondo. Un ambiente sano è precondizione per una buona agricoltura capace di produrre alimenti sani, nutrienti, non dannosi per l’organismo”, ha dichiarato Capogna. “In natura abbiamo tutto ciò che ci serve”.

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