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CREMONESE-SPEZIA: LA FINALE CHE VALE LA SERIE A

I grigiorossi demoliscono la Juve Stabia, i liguri superano il Catanzaro: appuntamento giovedì 29 maggio per l’andata allo Zini

L’ultimo posto disponibile per la Serie A 2024/25 se lo contenderanno Cremonese e Spezia. Le due squadre hanno conquistato la finalissima playoff superando rispettivamente Juve Stabia e Catanzaro in semifinale, regalando emozioni contrastanti ai propri tifosi. Da una parte la travolgente vittoria per 3-0 dei grigiorossi, dall’altra un più sofferto 2-1 che ha permesso ai liguri di capitalizzare il vantaggio costruito all’andata.

Cremonese inarrestabile: tris alla Juve Stabia

La squadra di Giovanni Stroppa centra la finale playoff per il secondo anno consecutivo con una prestazione straordinaria. Allo Zini i padroni di casa hanno letteralmente travolto la Juve Stabia, ribaltando la sconfitta per 2-1 subita all’andata con una prova di forza impressionante, chiudendo la pratica in poco più di un’ora di gioco.

L’approccio dei lombardi è stato quello giusto fin dai primi minuti, con Barbieri e Vandeputte che hanno creato pericoli alla difesa campana nel primo quarto d’ora. Il gol che ha sbloccato la partita è arrivato alla mezz’ora: ancora Barbieri protagonista con uno scatto sulla fascia e un preciso assist per capitan Castagnetti, che ha avuto il tempo di prendere la mira e piazzare il pallone nell’angolino con un perfetto piattone.

La Juve Stabia ha accusato il colpo, rischiando subito di capitolare quando Collocolo si è trovato il pallone in area, ma è stato fermato da un ottimo intervento di Thiam. La svolta definitiva è arrivata in avvio di ripresa: al 60′ Andreoni ha fermato con una mano un lancio per Azzi in campo aperto, rimediando l’espulsione. Sulla punizione successiva Johnsen ha trasformato in oro uno schema perfettamente eseguito, firmando il 2-0.

Pochi minuti dopo, mentre il tecnico ospite Pagliuca veniva espulso per proteste, Vandeputte ha calato il tris con un tiro-cross insidioso che ha sorpreso Thiam. Gli ultimi minuti sono stati pura accademia per una Cremonese in pieno controllo.

Lo Spezia soffre ma passa: Wisniewski decisivo

Al Picco, lo Spezia di Luca D’Angelo ha dovuto faticare di più per conquistare il pass per la finale. Partiti dal confortante 2-0 dell’andata, i liguri hanno contenuto un Catanzaro volitivo ma poco concreto, riuscendo a imporsi per 2-1 nonostante un avvio non brillante.

Il ritmo è stato subito alto, con i calabresi che hanno fatto la partita cercando di sfruttare il tandem offensivo. Al 23′ La Mantia ha sfiorato il vantaggio di testa, preludio al gol che è arrivato al 31′: Gori non ha trattenuto una punizione di Pompetti e Cassandro è stato il più rapido ad avventarsi sulla respinta, insaccando di testa.

Il vantaggio giallorosso è durato appena cinque minuti: un cross di Kouda non è stato trattenuto da Pigliacelli, permettendo ad Aurelio di pareggiare con un facile tap-in. Prima dell’intervallo ci ha provato anche Pio Esposito, ma il suo destro è terminato alto.

Nella ripresa, con il Catanzaro costretto ad attaccare, lo Spezia ha saputo colpire al momento giusto: al 66′ Wisniewski ha deviato in rete un cross di Pio Esposito, segnando il gol che ha definitivamente indirizzato la qualificazione. Nel finale, nonostante i tentativi disperati degli ospiti, il risultato non è cambiato, con l’espulsione di Biasci per una manata a Hristov a complicare ulteriormente la situazione per i calabresi.

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Verso la finale: storia di una rivalità

L’appuntamento con la storia è fissato per giovedì 29 maggio allo Zini per l’andata della finale, mentre il ritorno si giocherà il 1° giugno al Picco. Una sfida che mette di fronte due squadre con ambizioni legittime: la Cremonese cerca il riscatto dopo la delusione della finale persa lo scorso anno, mentre lo Spezia punta a tornare immediatamente in Serie A dopo la retrocessione.

Entrambe le squadre arrivano all’appuntamento decisivo in un ottimo stato di forma, lasciando presagire un confronto equilibrato e spettacolare. Il percorso delle due formazioni nei playoff ricorda altre epiche sfide per la promozione che hanno infiammato il calcio italiano negli ultimi anni, dimostrando come la Serie B sia un campionato sempre più competitivo e di alto livello.

Per Stroppa si tratta della seconda finale consecutiva con la Cremonese, mentre D’Angelo cerca la rivincita dopo aver già vissuto l’amarezza di una finale playoff persa quando guidava il Pisa. Due tecnici esperti, con filosofie diverse ma egualmente efficaci, pronti a giocarsi tutto in 180 minuti che valgono una stagione intera e, soprattutto, il prestigioso palcoscenico della Serie A.

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