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PUGLIA, QUESTIONE GAL e GIOVANI: LA DICHIARAZIONE DI GIULIO SPARASCIO (TURISMO VERDE)

DICHIARAZIONE DI GIULIO SPARASCIO – PRESIDENTE NAZIONALE DI “TURISMO VERDE”

Il 19 marzo scorso, nel corso di un incontro svoltosi a Bari alla presenza dell’Assessore Leonardo di Gioia, dell’Autorità di Gestione Prof. Gianluca Nardone e del partenariato socio-economico del PSR Puglia 2014-2020, i rappresentanti regionali di Coldiretti hanno chiesto alla Regione Puglia di destinare le risorse finanziarie della Misura 19, riservata ai Gruppi di Azione Locali dall’Unione Europea, ad incremento della dotazione finanziaria delle Misure a favore dei giovani agricoltori che attualmente registrano un numero di domande di finanziamento che supera notevolmente le risorse precedentemente stanziate. Sull’argomento interviene Giulio Sparascio, Presidente Nazionale di “Turismo Verde” il quale, sottolineando l’assoluta strumentalità di tale inconcepibile presa di posizione, dichiara: “I GAL pugliesi, durante la loro più che ventennale attività, hanno inciso notevolmente nei progetti di sviluppo rurale, dando sempre un contributo proficuo a vantaggio dei giovani agricoltori, in particolar modo nell’ambito della multifunzionalità agricola. Sono centinaia gli interventi cofinanzianti dai GAL pugliesi nel settore dell’agriturismo, e nella precedente programmazione sono stati inoltre finanziate iniziative a favore dell’agricoltura sociale, delle masserie didattiche e della trasformazione artigianale dei prodotti agricoli, molte delle quali avviate da giovani agricoltori. I GAL pugliesi non si sono limitati a utilizzare i Fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per avviare o consolidare le attività nello sviluppo rurale, ma il personale di tali Agenzie ha seguito quotidianamente, con professionalità, le aziende agricole nell’iter procedurale per l’avvio delle loro attività e nelle attività di promozione delle stesse, diventando un reale e importante punto di riferimento per numerose altre iniziative. Senza dimenticare gli ottimi risultati raggiunti negli altri settori tipici del nostro mondo rurale, quali l’artigianato tipico, il recupero del patrimonio architettonico-culturale, la valorizzazione dei siti ambientali e la promozione turistica del territori di competenza, permettendo di impegnare e spendere al meglio una significativa dotazione dei Fondi Europei. Le aziende beneficiarie delle Misure attuate dai GAL pugliesi hanno sempre riconosciuto ad essi un ruolo da protagonisti nello sviluppo rurale dei territori, non indicandoli mai come soggetti attuatori dediti allo spreco delle risorse europee, ma al contrario, spesso i progetti realizzati dai GAL sui territori sono stati segnalati dall’UE come “Best Practice” nei Paesi comunitari e non.

E ancora: “La Coldiretti questa volta ha preso un grosso abbaglio, prospettando come soluzione a un problema serio, una proposta meramente demagogica, giuridicamente irrealizzabile e irrispettosa del lavoro fatto da centinaia di giovani professionisti che in queste strutture ci lavorano, con assunzione di responsabilità e con l’unico obiettivo di perseguire il bene dei nostri territori. Si tratta di una proposta strumentale ad altre mire opache, disonesta intellettualmente che contrappone ingiustamente due componenti umane indispensabili per lo sviluppo rurale del quale ogni giorno si parla. La Coldiretti ha sferrato un attacco mortale a uno strumento di sviluppo rurale progettato dal basso (metodo botton-ap), in cui tutti gli attori locali hanno la possibilità di dare il proprio contributo ed indicato nei programmi europei, nazionali e regionali come uno strumento efficiente ed efficace.

Non si comprende, quindi, come la stessa organizzazione che oggi, in maniera disinvolta, elabora questa geniale soluzione ai problemi dell’agricoltura pugliese: “chiudere i GAL”, non più di un anno fa metteva in campo tutte le sue capacità per ottenere il maggior numero di poltrone nei consigli di amministrazione di queste strutture che oggi definisce apparati improduttivi e di cui, improvvisamente, non comprende nemmeno le finalità.

Al riguardo, bene ha fatto l’Assessore Di Gioia ad accogliere il parere delle organizzazioni datoriali agricole di Agrinsieme, anch’esse presenti all’incontro del 19 marzo scorso, la cui proposta è stata quella di attingere ad altre risorse del bilancio regionale e di convocare al più presto un consiglio regionale. Oggi, dopo le dichiarazioni fatte sui GAL, dai rappresentanti della Coldiretti, sarebbe opportuno che gli stessi manifestassero un minimo di onestà intellettuale, dimettendosi dai relativi organi amministrativi.

Infine, voglio ricordare alla Coldiretti e all’opinione pubblica che gli amministratori dei GAL pur rispondendo personalmente di fronte alla legge, non percepiscono alcuna indennità o rimborso spese.

Turismo Verde” – Associazione dell’Agriturismo per l’Ambiente, il Territorio e la Cultura rurale è il sodalizio della CIA agricoltori italiani che rappresenta e tutela le aziende agricole che svolgono: attività di agriturismo, nella sua accezione più classica quali ospitalità, ristorazione, degustazione, attività sportive, attività ricreative; attività comprese nella definizione di multifunzionalità e che la collettività riconosce proprie dell’agricoltura, quali la didattica, il sociale, la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio rurale e delle tradizioni culturali locali. Organizza iniziative per favorire e valorizzare la diffusione delle attività delle aziende associate, dei loro servizi e dei loro prodotti partecipando anche a fiere, mostre, mercati ed iniziative editoriali e pubblicitarie. “Turismo Verde” è presente su tutto il territorio con una sede nazionale e sedi regionali e provinciali.

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