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Pasquale Cataneo, Giuseppe Pertosa e Nicola Russo a Landella: “non si gestisce così il rapporto politico e la Città”

Pasquale Cataneo, Giuseppe Pertosa e Nicola Russo a Landella: “non si gestisce così il rapporto politico e la Città”

Foggia, 21 dicembre 2017. La seduta del Consiglio comunale di Foggia, dopo una lunga discussione, su pregiudiziali e sulla variazione di bilancio, con il mancato accoglimento dell’emendamento sottoscritto per la restituzione totale ai dipendenti ATAF, ha prodotto il voto di astensione sull’altro dei Servizi Finanziari,invece accolto, espresso unitariamente dai consiglieri Pasquale Cataneo, Giuseppe Pertosa e Nicola Russo e la successiva uscita dall’aula, una netta cesura politica dei tre eletti sull’azione economico-amministrativa della giunta Landella. I tre consiglieri, a margine dell’ultima seduta consiliare del 2017 dichiarano congiuntamente: “non potevamo esprimere in modo più chiaro ed evidente la nostra contrarietà all’azione politico-amministrativa e stigmatizzare così la deriva “da uomo solo al comando” intrapresa da parte del Sindaco che, di fatto, esautora le funzioni e le deliberazioni del Consiglio comunale. Ciò si sostanzia, oltre che con la mancata condivisione politica di documenti, atti e scelte di indirizzo politico ed attuative del programma elettorale e/o di mandato, anche negli ultimi “coups de théàtre”. Il primo, politico, con la proposta dell’assessorato (monco) alla sicurezza ai neosalviniani per la chiusura della verifica, non andato a buon fine seppur fatto nella sede adatta, ed il secondo, gestionale, sullo stesso argomento sicurezza ed appreso a mezzo stampa, con una difforme, parziale e tardiva previsione di quanto il Consiglio comunale aveva disposto, poco più di un anno fa, con la delibera C.C. n. 119/2016, per l’affidamento diretto alla società in house ATAF spa del Nodo intermodale stazione di Foggia e, ancor prima, con la delibera C.C. n. 207/2014 su emergenza sicurezza ed ordine pubblico della città”.

L’assenza fisica del Sindaco ad un Consiglio comunale in prima convocazione con argomenti così importanti, unitamente al mancato inoltro ai Consiglieri comunali dell’ultima relazione della Sezione Regionale della Corte dei Conti, relativa al V monitoraggio semestrale del Comune di Foggia sul piano di riequilibrio finanziario del Comune di Foggia, inviata all’Ente in data 27 novembre u. s. e non trasmessa ai consiglieri supporta la tesi, ormai conclamata, del ricorso metodico alla seconda convocazione. I Consiglieri Cataneo, Pertosa e Russo Nicola hanno, dal loro punto di vista, posto in rilievo che ritengono essenziale esser messi a conoscenza dei contenuti di tale comunicazione, per una compiuta valutazione ed approvazione della variazione di bilancio e delle scelte operate e chiariscono “il Consiglio comunale nella sua interezza e, singolarmente, il consigliere comunale solo con la conoscenza completa degli atti si può esprimere in modo compiuto e consapevole. Invece, non solo ciò non è avvenuto, ma l’atto di variazione di bilancio proposto nella discussione odierna, a nostro avviso, non recepisce le indicazioni della ultima nota della Corte dei Conti di novembre ma anche della precedente di febbraio 2017.”

Dopo circa tre anni, di reiterate richieste sul reale stato della situazione debitoria relativa al Comune di Foggia, anche attraverso specifiche interrogazioni, i tre eletti hanno sollecitato, ancora una volta, una “operazione verità” da parte del Sindaco e della Giunta, oltre che dalla Tecnostruttura, rafforzata, nella richiesta odierna, dalla segnalazione ultima della competente Corte dei Conti dalla quale sembrerebbe emergere: 1) un presumibile accrescimento della massa passiva del Comune, dapprima valutata in 122 milioni di euro, che invece ammonterebbe, in effetti, ad almeno 200 milioni di euro; 2) il rinnovato ed inefficace ossequio degli obiettivi intermedi fissati dal piano di riequilibrio comunale; 3) un riproposto rimando nella trasmissione degli atti richiesti dalla stessa Giustizia contabile da parte del Comune (la Commissione comunale sui debiti fuori bilancio molti documenti non li ha proprio avuti!); 4) una esplicita “esortazione” all’Ente ad attenersi, da subito, alle sole “spese obbligatorie” e a disporre con tempestività rilevamenti ed atti correttivi, non escludendo, in caso di reiterata elusione degli obiettivi, il ricorso alla norma sul dissesto finanziario; 5) il giudice contabile istruttore rende noti anche alcuni risultati dell’ispezione ministeriale che ha riguardato il Comune di Foggia (svoltasi da settembre a novembre 2017) dalla quale sono risultate, su una serie di pratiche esaminate ed individuate preliminarmente con sorteggio, 33 irregolarità sui 39 atti testati.

I tre Consiglieri infine segnalano che -”Oggi siamo stati chiamati come Consiglio comunale a validare scelte finanziarie gestionali fatte, in precedenza ed autonomamente da Sindaco e Giunta senza nessuna condivisione di indirizzo politico, essenziale in una maggioranza che si rispetti, e come  previsto dalle norme legislative, statutarie e regolamentari vigenti, ad oggi non è stata discussa la mozione, presentata il 16.05 u.s. da diversi consiglieri in merito alla precedente Delibera della Corte dei Conti n. 47/PRSP/2017 adottata in data 23.02 u.s. e successivamente trasmessa ai consiglieri comunali il 14.04.17, che prevede, da oltre 7 mesi, tutta una serie di indicazioni di indirizzo politico per porre in essere una sequenza di azioni e le misure correttive concrete proposte impegnando, in merito, Sindaco, Giunta e Dirigenti tutti. Concludendo non solo non abbiamo discusso la mozione ma, nella nuova nota della Sezione regionale della magistratura contabile vi sono reiterati richiami e, l’’invito ad attenersi alle sole spese obbligatorie!”.

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