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Orsara, il Presepe Vivente dei sapori e dei mestieri

2 Orsara presepe011Orsara, il Presepe Vivente dei sapori e dei mestieri

La scena della nascita di Gesù è ambientata in una grotta naturale nell’Abbazia dell’Angelo

Un percorso tra le botteghe di Betlemme e le degustazioni di dolci e tipicità orsaresi

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Arriveranno i Re Magi e, per l’ultima volta, martedì 6 gennaio a Orsara di Puglia si replicherà la rappresentazione del Presepe Vivente dei sapori e dei mestieri. Dalle 17.30 alle 20.30, l’Abbazia e la Grotta di San Michele torneranno a essere animate da figuranti in abiti d’epoca, massaie, artigiani, giovani pastori e gestori delle locande. L’ambientazione è tra le più suggestive, poiché le scene della nascita di Gesù e le botteghe della città di Betlemme sono collocate nell’Abbazia dell’Angelo, imponente complesso monumentale all’interno del quale si trovano ben due grotte naturali. In una delle due grotte, quella più esterna, è stata ricostruita la scena della Natività. Il viale interno al complesso, invece, accoglie le botteghe artigiane e quelle in cui i visitatori possono degustare dolci e tipicità della tradizione orsarese.

2 Orsara presepe 011 (1)Tra le mura dell’Abbazia, ascoltando le voci della storia di questo luogo, si può avvertire ancora l’odore dell’incenso, il canto monodico gregoriano, lo sferragliare delle armature dei monaci-guerrieri di Calatrava, il canto dei pellegrini. Il vecchio monastero, l’ospizio per i pellegrini e la chiesa sono le prime e storiche costruzioni che appaiono alla vista di chi raggiunge Orsara dalla strada di Troia. Da lontano, il complesso appare come perfettamente integrato nel verde degli alberi circostanti. L’Abbazia fu occupata prima dai Basiliani e poi dai Benedettini. Nel 1228, il Sommo Pontefice Gregorio IX (1227-1241) chiamò dalla Spagna i Cavalieri dell’ordine di Calatrava, concedendo loro l’Abbazia, col compito di frenare l’azione dei Saraceni di Federico II. La loro presenza durò fino al 1294, quando vennero chiamati dalla Casa madre spagnola per combattere i Mori.

Come ogni volta, anche martedì 6 gennaio la rappresentazione vivente della Natività sarà animata da giovani, donne e uomini in costumi d’epoca. Prima di giungere alla “stalla” di Gesù, i visitatori potranno ammirare i negozi del fabbro, delle massaie e delle tessitrici; la locanda del vino, l’officina dei flauti e dei cesti di vimini, la fattoria dei pastori, il negozio del fornaio e molte altre scene. Per tutto il periodo delle festività, il “paese dell’Orsa” sarà animato da diverse iniziative tra musica, arte e cultura. Si tratta del Natale “made in Orsara”, un programma di iniziative e di spettacoli che il Comune di Orsara di Puglia ha organizzato in collaborazione con Consulta Giovanile, Acao, Pro Loco, Parrocchia Chiesa Madre, La Spasetta e “Comitato Aspettando il Natale”.

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