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Il percorso per arrivare a Monterotaro

Il percorso per arrivare al borgo parte da San Severo e prosegue prendendo la strada per Torremaggiore. Bisogna superare l’abitato di questo paese e proseguire per Casalvecchio di Puglia, poi andare avanti per Casalnuovo Monterotaro, e arrivati lì prendere la strada per la frazione di Monterotaro.

La storia del sito

torre monterotaro primaQuesto cumulo di rovine oggi non si può certamente definire come un castello si trattava infatti in passato di una cittadella fortificata che si colloca sulla sommità del monte da cui prende in nome. L’area dell’abitato antico ancora oggi si può individuare facilmente grazie ai ruderi della cinta muraria che a tratti ancora permane sopratutto sul lato settentrionale. Mentre ad occidente si può ancora scorgere il muro che delimitava il fossato. Il rudere più grande tra quelli presenti nell’area è quello della Torre che era a pianta quadrata. “Oggi” è a tre piani ed ha delle volte a botte che sono parzialmente crollate, purtroppo la struttura è priva di una copertura. Da ciò se ne deduce che lo stato in cui versa questo borgo è precario e la conservazione lo è altrettanto. Il bisogno di investimenti in tal senso sarebbe opportuno da parte delle istituzioni competenti e l’urgenza di lavori di ristrutturazione è grande. Bisognerebbe intervenire anche sul consolidamento di queste strutture. Qualcuno ipotizza – restando sempre sulla storia – che la torre in questione possa essere in realtà il campanile di una delle chiese dell’abitato e tale ipotesi non si può escludere a priori. A poca distanza dalla torre nell’area si può trovare una cisterna dalle grandi dimensioni che certamente occorreva alla popolazione per la raccolta di acqua piovana. Questa zone presenta comunque ulteriori resti interessanti, uno tra questi è quello che si trova sul punto più alto del monte, lì è presente infatti una seconda torre a pianta circolare. Si suppone – per via del luogo ove si trovava – che questa dovesse avere la funzione di controllo del territorio. Monterotaro già dall’apoca romana risulta – secondo alcuni studi – essere un luogo facente parte di una catena di siti che erano dislocati lungo l’intero tratto del Subappennino Dauno e destinati – per funzione – al controllo della pianura del Tavoliere delle Puglie per un lato, e del controllo relativo alle montagne appenniniche dall’altro lato. Quest’area è infatti una di quelle dove il panorama che si scorge è molto ampio che comprende l’intera area settentrionale del Tavoliere che arriva fino al Gargano e alle Isole Tremiti mentre, dal lato opposto, si può vedere e controllare la valle del torrente Sente e parzialmente anche quella del Fortore, estendo lo sguardo sino alle montagne del Molise e della Campania. I documenti più antichi ritrovati, che riguardano Monterotaro sono di epoca medievale e attestano che l’abitato nel X secolo era già esistente mentre tra il XII e gli inizi del XIII si trovava sotto il dominio dei De Rocca provenienti dalla città di Troia.

Dopo i dovuti restauri ecco come si presenta oggi la “Torre di Monterotaro”

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