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Fucacoste, ecco il programma: è la Festa più grande della Daunia – dal 30 ottobre all’1 novembre

Fucacoste, ecco il programma: è la Festa più grande della Daunia

Convegni, mostre, spettacoli, concerti, visite guidate dal 30 ottobre all’1 novembre

Torna la processione degli incappucciati e delle zucche, tradizione del XVIII secolo

Al rintocco della campana, Orsara di Puglia si illumina con 1000 falò e lanterne

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Non solo la notte dell’1 novembre, ma un intero fine settimana di iniziative, convegni, laboratori, attività per i bambini, teatro e concerti per conoscere, capire e vivere la notte più luminosa dell’anno, quella dei Fucacoste e Cocce Priatorje (Falò e Teste del Purgatorio). Il 30 ottobre, alle ore 18, in Piazza Mazzini si terrà “Aspettando i Fucacoste e Cocce priatoje”, convegno di presentazione. Sabato 31 ottobre, in Piazza San Pietro, alle 18 prenderà il via “Cuochi e Fuochi”, una gara di cucina per approfondire uno degli aspetti più importanti dei “Fucacoste”, il significato e le tipologie del cibo preparato e consumato durante la ricorrenza. Sabato 31 ottobre, inoltre, alle 21, il Teatro Comunale aprirà il sipario su “L’ubriacone”, spettacolo teatrale della compagnia “I senza nome”. Alle ore 22, sempre sabato, le vie del centro cittadino saranno attraversate dalla musica itinerante dei “Colpi del Wazuka”.

1 NOVEMBRE, IL GIORNO E LA NOTTE DEI FUCACOSTE. L’evento vero e proprio, come sempre, comincerà dalla mattina dell’1 novembre. Già dalle ore 10, in Piazza San Pietro sarà attivo l’Info Point per la distribuzione del materiale informativo ai visitatori. Alla stessa ora, prenderà il via “Truccabimbi”, con animazione e attività per i più piccoli. Come ogni anno, anche stavolta si potrà partecipare ai laboratori per l’intaglio delle zucche. Le migliori opere saranno esposte in piazza e i loro autori riceveranno un premio. Per coinvolgere i rioni storici orsaresi, quest’anno è stato organizzato “Nel fuoco della tradizione, 1° concorso di Fucacoste per quartieri”.

LE ALTRE INIZIATIVE. Il 31 ottobre e l’1 novembre sarà possibile partecipare alle visite guidate all’Abbazia Santi Angeli, al forno a paglia del 1526, allo showroom “Architettura e Vino”. Il laboratorio delle zucche aprirà già il 31 ottobre e sarà attivo dalle 15.30 alle 18 in Largo San Michele, nei locali del Centro Visita. Sarà possibile visitare anche la Cantina del Paradiso, premiata alla Biennale di Venezia come una delle “Cattedrali del Vino” d’Italia. Nel complesso abbaziale, sarà visitabile il Museo della Tradizione dell’1 novembre.

QUANDO? L’1 NOVEMBRE. La notte dei Fucacoste è quella che va dalla sera dell’1 novembre all’alba del giorno seguente. Sui social sarà lanciato l’hashtag #quinonèhalloween. La notte dei falò è diversa non solo nei significati e nello spirito che la caratterizzano ma anche per ciò che attiene al momento in cui si celebra: Halloween si svolge la notte del 31 ottobre, la notte dei Fucacoste, invece, va in scena 24 ore dopo. Per godersi appieno l’evento, è importante essere in paese già dal mattino dell’1 novembre o anche prima, e lo è per almeno 2 motivi: fare il proprio ingresso nel borgo prima che lo stesso sia chiuso al transito delle automobili (di solito accade attorno alle ore 20.30, in ogni caso dipende dal flusso e dalla quantità di automobili in entrata); vivere l’attesa, la preparazione, la vera e propria trasformazione del paese.

LE ZUCCHE LANTERNA. Beffarde, sorridenti, misteriose: nella notte dei falò, le anime del purgatorio sono guidate dai lumi posti all’interno delle zucche che prendono sembianze umane. In questo periodo, gli orsaresi scelgono le migliori zucche dei loro campi e le intagliano per la notte dell’1 novembre. Nei giorni che precedono l’evento, Orsara di Puglia vibra al ritmo di una crescente frenesia. L’attesa e la preparazione sono vissute in ogni casa.

IL SIGNIFICATO. Falò e delle teste del purgatorio: è questo il significato di “Fucacoste e cocce priatorje. E’ un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione. E’ la “magia” autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria.

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